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giovedì 30 dicembre 2010

La Ceccuzzeide: il signor Franco a New York city...

      Visto che giustamente si sente gia (accento non presente nel computer, mi scuso!!) Sindaco, Franco Ceccuzzi si sta muovendo a grandi passi, proiettato nel futuro: la sua, non e forse la citta 2.0 (ma le donnine della Coop - suo straordinario bacino elettorale -, lo sanno che vuol dire questo 2.0?)?
Ecco quindi spiegato il senso della sua missione speciale in terra di New York City: Belushi era in missione per conto di Dio, lui, piu modestamente, per conto del Pd...Sapendo che anche l'eretico e di stanza a New York City, mi ha voluto recapitare una missiva che, in parte, riprendo e commento, lusingato che il futuro Sindaco di Siena trovi il tempo per scrivermi, pur avendo cosi tante cose da fare (a parte la campagna elettorale, che potra fare in carrozza). La missiva essendo piuttosto lunga, mi limito alla prima parte, in attesa di ritornare sull'argomento in un prossimo futuro.
 L'incipit e un pochino velenoso, ma capisco che si volesse togliere qualche sassolino anche lui, povero Franco: "sempre a dire che sono un sempliciotto di paese, uno che non e riuscito neanche a laurearsi, un uomo d'apparato e niente di piu, invece vi smentisco: sono qui a New York - dopo avere fatto un corso lampo di inglese - per vedere di persona come si amministra una megalopoli di milioni di abitanti. Il mio staff, con la consueta efficienza, ha preso appuntamento con il Sindaco Bloomberg per la mattina di domani (31 dicembre). Fra gli argomenti in agenda, l'idea di un gemellaggio Siena-New York City: quello con Avignone ha fatto ormai il suo tempo (e c'e scappato pure il morto, Ndr), la mia Siena, per diventare Capitale europea della Cultura, deve sapere guardare oltre l'Europa stessa. Poi a New York hanno una grande squadra di basket, proprio come noi, grazie a Ferdinando Minucci e a Giuseppe Mussari. Qui, inoltre, c'e la sede della Borsa, c'e Wall Street: noi abbiamo Piazza Salimbeni e la terza banca d'Italia, ed un banchiere di razza che ci viene invidiato anche oltre Atlantico, a quello che mi risulta".
Il signor Franco, quindi, pare di capire che venga a Manhattan in visita ufficiale, per incontrare il Sindaco Michael Bloomberg: il quale, a dirla proprio tutta, non appartiene ai Democratici, ma ai Repubblicani, pur giocando spesso da battitore libero, dall'alto dei suoi dollari sonanti. Ma questi rapporti con il centrodestra non sono un problema neanche in patria - specie dalle parti di Campi Bisenzio e zone limitrofe -, quindi figuriamoci se il signor Franco si fa problemi ad incontrare Bloomberg...
Ceccuzzi pare irrefrenabile, poi, sulla questione della neve: "Tutti a criticare l'inefficienza dell'amministrazione, per il venerdi 17 dicembre: e qui, invece? Neve alta ai lati e, soprattutto, poltiglia agli angoli, scarpe sempre fradicie dopo 5 minuti di cammino, gente arrabbiata: allora non succede solo da noi, no? E qui ci sono anche piu abituati!".
A parte il fatto che a New York di neve ne e caduta davvero tanta (sesta tempesta dal 1870 ad oggi, un qualcosa di storico), per il resto non si puo fare a meno di dare ragione al futuro Sindaco di Siena: la Grande Mela e piena di una schifosa poltiglia che rende arduo il camminare. Si cammina bene o benone lungo il marciapiede, poi si arriva ad attraversare la strada, e bisogna posare i piedini sulla maledetta poltiglia. Piu che per il melting pot, New York sembra contraddistinguersi per... la melting poltiglia! Grande dimostrazione di efficienza, non l'ha data. Lo stesso Bloomberg - sul New York Times di ieri - lo ammetteva a chiare lettere, facendo una comunque apprezzabile conferenza stampa di autocritica (inesistente da parte della Giunta Cenni, o no?).
Ma il signor Franco non si ferma qui (ve l'avevo detto che l'aria dell'Hudson lo galvanizza!), e va oltre, ben oltre: "Io faro meglio di Cenni (ci vuole ben poco, Ndr), ed anche di Bloomberg, che ha dovuto chiedere scusa ai cittadini. Per la prima emergenza neve del mio mandato di Primo cittadino, infatti, ho gia mobilitato i valorosi trecento che, nei circoli del Pd, mi hanno votato facendomi diventare il Supercandidato del Superpartito: la Coop gli passa il materiale (compreso il giubbetto sponsorizzato dal Monte), e loro sono pronti a spalare la neve dai punti critici, coadiuvando la Protezione civile e gli altri. Ci saranno, inevitabilmente, delle gerarchie di intervento: Piazza Salimbeni e le filiali del Monte, i supermercati Coop, i circoli del Pd, il portone del Corriere di Siena e de La Nazione, la sede di Canale Tre, le terme l'Antica Querciolaia, verranno considerate le zone di primissimo intervento. Dopo, pero, si pensera anche agli altri. Con questa idea, sono pronto ad affrontare anche mezzo metro di neve come qui a New York!"
Tanto di cappello, davanti all'ideona ceccuzziana: in effetti, uno che esce di casa - magari con il freddo e con tutti i problemi che si ritrova -, per entrare in un circolo del Pd e votare Franco Ceccuzzi nel segreto dell'urna, vuol proprio dire che si tratta di uno pronto a tutto.
Sfruttiamola, questa gente, sfruttiamola! E non solo per la neve...


Raffaele Ascheri

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