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venerdì 11 febbraio 2011

La manifestazione di domenica: ci sarà Elisa Toti?

 L'eretico ha già scritto della positività della manifestazione di domenica, e non ha senso ripetere il già scritto; ciò detto, sempre più evidenti paiono i rischi della suddetta manifestazione, a livello generale e, in particolare, a Siena.
In primo luogo - come era ovvio - c'è il concreto pericolo della strumentalizzazione partitica: poteva mancare la presenza, per esempio, di Elisa Meloni, la bossina del Pd provinciale, ceccuzziana della prima ora? La irreprensibile piddina di Torrita non vedeva l'ora di mettersi a capo di una manifestazione del genere, lei che è così diversa dalle arcorine, che mai userebbe il proprio corpo per fare carriera in politica. Pontifica che c'è "un modello culturale che va diffondendosi nel nostro paese, proponendo alle giovani generazioni di raggiungere facili guadagni "svendendosi" al potente di turno, barattando la propria dignità per denaro, o ancora, peggio, ruoli pubblici..."(Corrsiena del 9 febbraio). Ben detto, meloncina! Ma c'era proprio bisogno della bossina del Pd, per capirlo? Mah...certo che lei è più a suo agio quando può fare la moralista a costo zero, che non quando deve parlare della questione morale all'interno del Pd senese. Immortale - e mai abbastanza ripetuta, purtroppo - la sua uscita all'ultima Festa dell'Unità: "su Ampugnano, solo illeciti amministrativi!". Peccato ci fossero 16 avvisi di garanzia, per gravi accuse penali: nel vecchio Pci berlingueriana, dopo un'uscita così, l'avrebbero mandata via a calci.
Altro pericolo: il non vedere il coinvolgimento del Mps in questa storia. Credere che Silvio Berlusconi apra un conto - e che conto! -, in una filiale del Mps, ed il direttore di filiale non avvisi nessuno sopra di lui, non faccia trapelare alcunchè, è come credere che il Silvio nazionale pensasse davvero che Ruby fosse la nipote di Mubarak. Ho visto che la manifestazione sarà in Piazza Salimbeni. Non aggiungo altro, su questo punto...
Terzo punto: non è strano che fra le "olgettine" ci sia anche una senesissima, ci mancherebbe altro. Forse è più strano che la stessa sia presentata da Porta a porta come una sorta di Maria Goretti (con affitto pagato da Silvio), con relativa intervista in ginocchio (proprio da Premio Frajese) di Bruno Vespa, mordace come non mai. O che la suddetta Elisa Toti venga presentata dal Corriere di Siena come l'anti Ruby: brava nel parlare, una che buca lo schermo, rassicurante, e via dicendo. Questa santificazione non è un pochino sospetta? Saranno i soliti cattivi pensieri...
Il Fatto di mercoledì 9 febbraio riporta che la Toti spesso era al telefono con l'ormai celebre Annalisa Minetti. Il 14 ottobre 2010, la Minetti le scrive un Sms: "Amo' mercoledì ore 11 firmiamo il contratto lì a Milano 2, Via Olgettina 65. Bacino". Interessante, questo continuo rapporto, questo fruttuoso interscambio di idee con la Minetti. La Toti considera Berlusconi come un "padre": la Minetti, invece, come la considera?
L'Espresso del 10 febbraio ci dà una comunicazione della Toti alla Minetti: dice di avere frequentato "il giro di Roma, tra virgolette. Poi ogni tanto venivamo su a Milano perchè c'era qualcosa. Però io stavo a Roma, poi a lui gli chiesi che comunque preferivo venire su a Milano...".
Quanto movimento, per vedere Baarìa di Tornatore, sorseggiando una Coca cola light...ecco, io spero che ci sia lei, in prima fila, domenica: lei sì che è una martire, vera, di Berlusconi e del berlusconismo, altro che l'irreprensibile Meloni. Pensate un po' voi, al posto suo: per ascoltare Apicella strimpellante e le barzellette sconce di Silvio, quanti chilometri avrà macinato, su e giù tra Milano e Roma, vera pendolare del berlusconismo. La prima fila deve essere per lei. Per Elisa, l'anti Ruby...

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