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mercoledì 4 maggio 2011

Franco Ceccuzzi: galeotta fu la bandiera della Torre...

    Il Corriere di Siena, ieri, ha scoperto una gaffe del candidato Corradi, il quale - nel suo materiale propagandistico - ha inserito un "fotogramma della mossa di una carriera di qualche anno fa" (cito appunto il Corrsiena). L'entourage corradiano, certamente, ha peccato di leggerezza: più il Palio sta lontano dalla politica (e viceversa), meglio è. Nessun dubbio, su questo. Il fatto è che la politica è tutt'altro che lontana dalle Contrade: chi è che ha cercato -  quasi sempre con successo - di infarcire le Contrade di dirigenti allineati, la cui massima ambizione è di brindare con Mancini e Mussari nei vari rinfreschi all'uopo organizzati? Il Pd senese, cari lettori: non altri.
Andiamo sulla Torre del contradaiolone Franco Ceccuzzi: chiunque frequenti la Contrada di Salicotto, sa quale sia - e di che tipo - il suo contributo. Ceccuzzi ha usato e usa la Contrada per legittimare la sua candidatura: prima a parlamentare (2006), adesso a Sindaco. Non risulta, però, che il Consorzio per la tutela del Palio sia mai intervenuto, al proposito. In nessun modo.
Neanche quando il nostro Franco regalò una bandiera torraiola all'onorevole - mastelliano docg - Paolo Del Mese da Pontecagnano Faiano (Salerno). Il legame di Ceccuzzi (strettissimo) con Del Mese, l'ho ampiamente descritto ne Le mani sulla città, due anni fa. Era, Del Mese, Presidente della Commissione finanze della Camera, quando Ceccuzzi arrivò in Parlamento. Gli serviva per la Legge Salva-Contrade, e per quella Salva-Fondazioni. Il mastelliano salernitano ebbe a dire, di Ceccuzzi: "Ceccuzzi ha davvero a cuore i bisogni della vostra città, tenetevelo caro, perchè sulle faccende che riguardano Siena si batte come un leone. E io con lui. Ho imparato ad apprezzare i senesi ed il Palio, di cui mi sono letteralmente innamorato" (Corrsiena, 19 novembre 2006). Per ringraziarlo di cotanta generosità, oltre ad invitarlo al Palio e per le festività di Santa Caterina del 2007 (vedasi foto di copertina de La Casta di Siena), gli ha regalato bottiglioni di Nobile di Montepulciano, nonchè, appunto, una bandiera della Torre, che il fido Del Mese ha esposto pubblicamente nel suo ufficio, fino a quando l'ha occupato. Non a casa, in un luogo pubblico. Il Consorzio? Zitto e mosca, ovviamente.Ora ci risulta che a dirigerlo ci sia proprio l'ex Priore Millozzi: saprà intervenire per un chiarimento con il suo illustre contradaiolo? Si accettano scommesse...

A proposito, ma perchè Del Mese (nel frattempo passato con il centrodestra) non viene più a Siena? Non era così innamorato della più bella città del mondo? Ora potrebbe fare la campagna elettorale a Franchino, magari evitargli un potenziale ballottaggio, no? Ma soprattutto, ribadisco la domanda che feci due anni fa ne Le mani sulla città:
"Abbiamo capito molto bene in che cosa Paolo Del Mese - da Presidente della Commissione finanze del Governo Prodi - abbia aiutato Siena e Franco Ceccuzzi in particolare (Legge Salva Fondazioni e Salva Contrade...); il quesito è: posto che Del Mese tutto sembra, fuorchè un ingenuo idealista, che cosa ha avuto in cambio da Siena, cioè da Franco Ceccuzzi? Che l'abbia fatto solo per due bottiglie - seppure magnum - di Nobile di Montepulciano, pare francamente da ingenui pensarlo".

Raffaele Ascheri

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