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lunedì 9 maggio 2011

Gli impresentabili (V): Anna Gioia

    Oggi l'eretico vuole segnalare un altro esempio di candidato impresentabile: Anna Gioia (Pd). Che rappresenti un esempio di familismo politico, è cosa arcinota, ormai. Il marito Alberto Monaci (vecchio ras della Dc provinciale, prontamente convertitosi come Gabriellone Mancini al Pd) al Consiglio regionale, il figlio vicepresidente della Provincia (scelto da Fabio Ceccherini, subito riconfermato dal fido Bezzini: per quali meriti reconditi?), per non parlare del cognatissimo Alfredo Monaci. Ne hanno parlato giornali locali e nazionali, non merita aggiungere molto. Rosaria Bindi non sopporta questa situazione dell'ex Margherita senese, ma non muove mezzo dito, per non rischiare di scalfire il suo feudo sinalunghese: c'è un silente patto di non aggressione, fra lei e la famiglia Monaci-Gioia.

  L'eretico, piuttosto, vuole rendere partecipi i lettori del modo di fare politica della fisioterapista originaria di San Lucido in provincia di Cosenza. Con lei, l'eretico ha condiviso l'esperienza in un seggio elettorale, per cui parla per conoscenza autoptica: lui era lì come semplice ed umile scrutatore (come sempre), lei come rappresentante di lista (del Pd, si capisce).
Sarebbe bastato stare in quel seggio per un paio di ore, massimo tre, per capire il perchè dei continui successi del Pd in terra di Siena. "Partito radicato sul territorio", dicono i piddini, tetragoni ad ogni critica. Radicatissimo: ancora più che sul territorio, davanti a certi seggi. Al punto che Anna Gioia - conosciutissima - fa un continuo andirivieni tra l'interno e l'esterno del seggio elettorale: accoglie con larghi sorrisi i tanti conoscenti, spesso li prende a braccetto, ha una parola buona o buonissima per tutti. Decine di votanti, se li coccola, se li lusinga, se li vezzeggia, passeggiando in lungo ed in largo con loro. Se è caldo, sfodera un ventaglio, alla bisogna: per sè, e per i votanti.
Niente di irregolare: certo che un minimo di decenza dovrebbe portare ad evitare certi comportamenti, in cui la Gioia eccelle.
Scene di ordinaria vita di seggio: niente di più, niente di meno. Che male ci sarà mai, a fare quattro chiacchiere con amici (soprattutto anziani) prima che gli stessi vadano a votare, per poi riaccompagnarli fuori - con un sorriso ancora più sgargiante di pria - dopo che hanno votato?
Visto che ci siamo - si chiede l'eretico, paradossalmente - perchè non li accompagna anche dentro la cabina elettorale?
Non dice sempre Franco Ceccuzzi che la sua idea di Siena è 2.0? E allora, andiamo in due anche in cabina...
Raffaele Ascheri

3 commenti:

  1. ma anche questa ma chi ce l'ha messa? l'avessi mai vista aprire bocca ad un consiglio comunale

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  2. spulciando su Internet si trova anche questo:

    http://www.lanazione.it/siena/politica/2012/06/03/723343-ceccuzzi_presenti.shtml

    è un articolo vecchiotto, e anche il mio commento a questo post arriva decisamente dopo la puzza, ma serve a far capire come si possa manipolare l'informazione. Imbarazzante il ritratto da "guerriera della luce" che viene passato su uno dei personaggi più controversi e peggiori della storia politica della nostra città.

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  3. anche qui
    http://archiviostorico.corriere.it/2004/febbraio/21/Quel_palazzo_gioiello_della_senese_co_9_040221044.shtml

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