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domenica 29 aprile 2012

L'eretico a Roma(I): Campo dei fiori

 
 
    Inizia oggi una serie di pezzi romani dell'eretico: un viaggio in una serie di luoghi (più o meno conosciuti) della Città eterna che propongo ai lettori, sperando di invogliarne qualcuno a visitarli e qualcun altro a rivisitarli, magari con rinnovata curiosità.

  Non si poteva non iniziare dal luogo simbolo dello scontro tra ortodossia ed eresia, nonchè dall'unica Piazza di importanza storica, a Roma, a NON avere una Chiesa all'interno del suo perimetro : quel Campo dei fiori, ove giovedì 17 febbraio 1600 fu arso Giordano Bruno, l'eretico impenitente che NON volle sottomettersi alla Chiesa.
 Al centro della Piazza, si staglia l'enorme monumento in sua memoria, creato dalla maestria di Ettore Ferrari, scultore e massone anticlericale, nonchè Consigliere comunale romano a fine Ottocento. Eretta nel 1889 (il 9 giugno, per Pentecoste), la statua affida ai posteri un'immagine pensosa, meditabonda del Bruno. Intorno a lui, 8 medaglioni di altri grandi eretici, martiri del libero pensiero (fra i quali Aonio Paleario, che a Colle Val d'Elsa prese casa e moglie e del quale riparleremo, non appena ce ne sarà il tempo).
Cosa alquanto discutibile (a parere di alcuni, vergognosa), ai piedi della statua si svolge tutti i giorni un mercatino tanto vivace quanto chiassoso (ritratto nel film con la Magnani ed Aldone Fabrizi, del 1943), al punto che, in pratica, il momento migliore per godersi la Piazza ed il monumento è quello del tramonto, o giù di lì: dopo la fine del mercatino (con conseguente, rumorosa, pulizia della Piazza), e prima che sciamino in loco frotte di giovani per la movida romana, specie il venerdì ed il sabato sera.

 Proprio verso le sette di un pomeriggio di aprile, una settimana fa, mi è capitato di essere a Campo dei fiori: gli unici esseri viventi sopra la testa del Bruno erano le rondini e gli immancabili gabbiani romani. Perchè appunto il filosofo guarda tutti dall'alto in basso, con la caratterizzazione indubbiamente severa ed arcigna che il Ferrari gli ha attribuito. Seduto a pochi metri dal luogo in cui fu arso, mi chiedevo cosa direbbe o comunque penserebbe il Bruno della variegata umanità che si vede girare intorno, giorno dopo giorno, da quel giugno 1889 in cui perfino il Presidente del Consiglio Francesco Crispi (il Premier più anticlericale che l'Italia abbia mai avuto) venne ad omaggiarlo, mentre Leone XIII (Papa opportunisticamente "progressista") era a digiunare e pregare in San Pietro, inorridito per lo scandalo della profanazione della Città Santa cagionata dal monumento del Ferrari.
Alla fin fine - riflettevo - ha vinto il Bruno: la Chiesa non può più ammazzare nessuno, al massimo si concede piccate querele; il libero pensiero oggi è tale (pur con tutti i limiti che sappiamo), e grazie ad Internet ci sono praterie di comunicazione e di scambio prima sic et simpliciter impossibili; le Chiese sono di norma semivuote (perfino a Roma, perfino a Roma!).
Il punto, però, è questo: chi è stato a sconfiggere la Chiesa (certo non a morte), chi è stato a costringerla ad autorelegarsi ad una posizione di mera conservazione dell'immenso potere politico-finanziario che ancora detiene (con le poche, lodevolissime, eccezioni)? Insomma, ha vinto il libero pensiero bruniano, o altro?
Con amarezza per il grande Bruno, dobbiamo concludere che la "sconfitta" della Chiesa è dovuta in massima parte al benessere, alla consumer society, alla televisione, ad Internet stesso. Alla secolarizzazione, quindi.

  Ci ripasso verso le undici del sabato: la Piazza è - come previsto - stracolma di ragazzini, chi con la birra, chi con la sigarettina d'ordinanza in mano (molti, con entrambe le cose). Ragazzine con minigonne da paese dell'Est. Si notano già i primi elementi annebbiati dall'alcol. Immagino che dopo qualche ora chi di dovere dovrà pulire con una certa lena, se vuole riconsegnare la Piazza decente ai fruitori della domenica mattina. Per questi ragazzi, probabilmente è più importante Maria De Filippi che non Giordano Bruno. Forse molti di loro (non tutti, si vuole sperare) ritengono che colui che li guarda sia un rapper d'altri tempi, tutto incappucciato come lo vedono...
Cosa penserà, Giordano, dall'alto?

7 commenti:

  1. Caro Eretico, ti prego, non ti fa onore continuare a confondere la Chiesta con le gerarchie ecclesiastiche.
    Forse, se quei ragazzetti sono lì con la sigarettina, è anche perché le chiese di Roma (anche a Roma!) sono vuote, come dici tu; perché quei ragazzi, appunto, non sono più Chiesa.
    E poi, sai, in quei secoli buissimi in cui le gerarchie ecclesiatiche scuoiavano allegramente chiunque non la pensasse come loro, sono fioriti ingegni come Michelangelo, Leonardo, Raffaello, Pico della Mirandola, Niccolò Cusano, Machiavelli, e così via. Per non parlare della tanto sbandierata morale laica di oggi, della libertà di oggi, delle conquiste del Mondo Occidentale: se non ci fosse stato il messaggio evangelico, rinvigorito e corroborato dal pensiero greco, queste cose sarebbero esistite? O no?
    Infine, ti voglio confidare una cosa: la Chiesa non è sconfitta. Perché, vedi, finché Gesù è morto e risorto, la Chiesa non può essere sconfitta. "Venne fra la sua gente, ma i suoi non lo hannoa accolto. A quanti però lo hanno accolto, ha dato potere di diventare figli di Dio".

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  2. Caro lettore,
    vorrei puntualizzare solo su di un punto, perchè su quello concernente Gesù Cristo, si va sull'atto di fede, quindi...

    "Se non ci fosse stato il messaggio evangelico, rinvigorito e corroborato dal pensiero greco, queste cose (la morale laica di oggi, Ndr) non sarebbero esistite": a mio modo di vedere, invece, la morale odierna (pur con tutti i limiti e i suoi disvalori) è piuttosto figlia dell'Illuminismo e della Rivoluzione francese (non a caso i nemici mortali della Chiesa nel lungo periodo), con tutto ciò che ne è conseguito (compresa la Breccia di Porta Pia, un secolo dopo). Pio IX, aveva ancora il boia ai suoi ordini. Così, tanto per dirne una...
    L'eretico

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    1. Caro eretico,
      a me sembra che il principio "libertà, uguaglianza, fraternità" (per non parlare delle disposizioni fondamentali della Carta dei diritti dell'Uomo) non si discosti poi molto dall'interpretazione che i pensatori cattolici hanno dato del "comandamento dell'amore" di Gesù (comandamento che, poi, è il corollario ovvio al fatto che siamo tutti fratelli, figlio di un unico Abbà).
      Per il resto, è indubitabile che Pio IX aveva il boia ai suoi ordini, che effettivamente Giordano Bruno è stato bruciato, che - se mi ricordo bene - Spinoza ha rischiato grosso, che Alessandro VI è stato uno dei peggiori politicanti di tutta la storia ecc.
      Ma una cosa è fare la storia delle idee, una cosa prendere atto che quelle stesse idee, spesso, sono state strumentalizzate o addirittura tradite.
      Atene era a capo di un impero feroce e opprimente, ma senza Atene non avremmo la democrazia (per non dire d'altro).
      Infine, tutto questo non vuol dire che io non apprezzi - e molto - il blog. Anzi!
      Luca.

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  3. La storia non insegna niente a nessuno è dimostrato ma, peggio ancora, quando viene manipolata ad uso e consumo diventa allora da memoria collettiva a singola proposta truffaldina. E' vera l'osservazione dell'Anonimo tu confondi la Chiesa con le gerarchie ecclesiastiche per cui il tuo è solo anticlericalismo, seppur lecito. Per quanto riguarda Pio IX: credi che quello che hanno fatto i Piemontesi sia stato giusto? Può forse tornarti comodo perché sei un Eretico e, non a caso, ma ci sono pagine di storia terrificanti di quel periodo che fanno godere solo gli atei e che si concludono in gloria con la breccia di porta pia. Il discorso è lungo e non ho voglia ma in sintesi Berlusconi è proprio figlio di quel bieco liberismo lì per non dire di Pannella e C. (e sarebbero la tua disillusione). Per quanto riguarda G. Bruno lasciamolo riposare in pace con i suoi punti di accusa:

    1. Negare la transustanziazione;
    2. Mettere in dubbio la verginità di Maria;
    3. Aver soggiornato in paese d’eretici, vivendo alla loro guisa;
    4. Aver scritto contro il papa lo "Spaccio della bestia trionfante";
    5. Sostenere l’esistenza di mondi innumerevoli ed eterni;
    6. Asserire la metempsicosi e la possibilità che un anima sola informi due corpi;
    7. Ritenere la magia buona e lecita;
    8. Identificare lo Spirito Santo con l’anima del mondo;
    9. Affermare che Mosé simulò i suoi miracoli e inventò la legge;
    10.Dichiarare che la sacra scrittura non è che un sogno;
    11 .Ritenere che perfino i demoni si salveranno;
    12.Opinare l’esistenza dei preadamiti;
    13.Asserire che Cristo non è Dio, ma ingannatore e mago e che a buon diritto fu impiccato;
    14.Asserire che anche i profeti e gli apostoli furono maghi e che quasi tutti vennero a mala fine.

    Tutto ciò sarebbe come dire di fare all'epoca: un attentato alla supremazia della teologia sulla filosofia, della religione sulla ragione ma non che avesse ragione Lui (anche se l’hanno bruciato come d’uso a quell’epoca). E se tu fai appello alla sottostante e doverosa libertà di pensiero anche se uno sostiene cazzate, va bene, ma con riserva altrimenti Franchino, il Vescovo ed il Mussari l’hanno solo vista diversamente dagli altri e l’anarchia diventa l’unico modo per stare insieme.

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  4. Io non voglio parlare o disquisire in merito agli argomenti e le azioni compiute dai o dal Piemontesi/e e PIO IX. Per quanto riguarda Giordano Bruno, probabilmente concordo che sia molto meglio lasciarlo in pace.

    In merito alle domande ..

    Su Franchino, il Vescovo ed il Mussari .. solo un piccolissimo appunto, al quale potrei anche rispondere con una ulteriore domanda. Preferireste vivere in un mondo corrotto o completamente anarchico?

    Un saluto Marco Fattorini

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    1. Tentazione enorme; la risposta più adeguata invece sarebbe "migliore possibile" perché, in democrazia, tutto è possibile purchè le azioni siano adeguatamente contenute nelle comuni regole. Quando però certe persone "usurpano", passatemi il termine, i posti a loro assegnati, magari più adeguati ad altri o perché hanno svolto comprovate azioni truffaldine, non resta che rimuoverli tempestivamente dal loro incarico e, in un Paese civile, quando le loro azioni sono gravi, gli si fa anche restituire il maltoto attraverso la detenzione. Qui, purtroppo, è avvenuta la peggiore miscela possibile attraverso una lenta e capillare connivenza sociale, magari anche ideologica oltre che di interesse personale, che, alla fine, non ha portato i frutti sperati. Unica conclusione possibile: chi è causa del suo mal pianga se stesso (e si rimbocchi le maniche come sta facendo l’Eretico, che ringrazio, seppur ritenga che la sua azione da sola sia insufficiente in quanto, ora, occorre, oltre a smascherare le persone, ricostruire in maniera sana il tessuto politico della città e questo sarà molto, molto, molto difficile. Il problema non è il singolo ma le centinaia di persone, nascoste nell’armadio, pronte a sostituirlo; quindi: siccome solo dai frutti si può riconoscere l’albero, partiamo almeno bene.)

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    2. Un saluto

      Chiaramente la mia risposta era anche provocatoria, come hai esattamente, giustamente, sottolineato e spiegato.

      Concordo che dovremo, dobbiamo, dovranno partire bene perlomeno da una pianta sana, che magari inizialmente dará un pó meno frutti, ma forse molto piú saporiti.

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