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mercoledì 2 maggio 2012

Montalcino al voto: a perdere è la politica!

  "Nell'interesse della collettività ilcinese...sono necessari massima chiarezza, trasparenza e meno linciaggi mediatici", dichiarava, tutto impettito, il Sindaco di Montalcino Maurizio Buffi all'indomani della deflagrazione di Brunellopoli (aprile 2008). I "linciaggi mediatici" (del giornalista Fittipaldi    dell'Espresso)  NON  erano assolutamente tali, come i patteggiamenti delle grandi ditte di Brunello hanno palesemente dimostrato; essendo poi in terra di Siena, la "massima chiarezza e la trasparenza" sono andati a farsi fottere nel momento in cui venivano pronunciate da colui che, per tre giorni ancora, rappresenta il Comune di Montalcino (per la ricostruzione della vicenda, non posso non rimandare al mio Le mani sulla città, con il Capitolo "Montalcino, sbornia mediatica o furbetti delle vigne?", pagg. 12-21).
L'unico ad uscirne davvero bene è stato Franco Biondi-Santi, con il suo leggendario vino: a dimostrazione del fatto che buon sangue, almeno in questo caso, non mente...

    Perchè  l'unica cosa certa e sicura del voto di domenica, è che Maurizio Buffi NON sarà più il primo cittadino ilcinese: cosa che - va detto - dovrebbe rallegrare tutti i cittadini di Montalcino, Torrenieri e zone limitrofe. Almeno a qualcosa serviranno, queste strane elezioni.
Perchè strane? Per un semplice motivo: perchè sono elezioni con due sole liste, fra le quali spicca la totale assenza di quella di centrodestra. Caso forse unico nello stivale, nella terra del Brunello si va a votare senza la presenza fisica dell'opposizione berlusconiana. Cosa che non può non inquietare anche chi il Pdl non l'ha mai votato.
Allora Montalcino, la rossa Montalcino svolta ulteriormente a sinistra, diventa più rossa del suo vino?
Altra stranezza: manco per niente! Si sfidano fra quattro giorni (si vota anche il lunedì, ad un solo turno) due personaggi di estrazione familiare democristiana, poi confluiti nel Pd che tutto raccatta (salvo poi lasciare per strada, come a Siena con la fronda monaciana, benedetta a Roma da Fioroni).
 Rifondazione e Di Pietro, a conferma di quanto appena detto, sono per l'astensione, non presentando loro candidati (come appunto il Pdl).
La Lista civica guidata dal Cesarini, è capitanata da uno che era il vicesindaco del povero Massimo Ferretti (Sindaco scomparso per infarto nel 2007), che gli subentrò per un anno post mortem,  quindi sulla scena politica ilcinese da una vita.
L'altro contendente - ovviamente favorito - è il giovane (per la politica: 41 anni) avvocato civilista Silvio Franceschelli. Le persone con cui l'eretico ha parlato, lo hanno descritto nel complesso in modo positivo, e di questo si prende atto; certo che l'investitura della Casta senese, con l'arrivo finale di Enrico Rossi, agli occhi ereticali, non giova affatto. Apparentato con Sel e con i Riformisti, financo Bobo Craxi è venuto a lanciarlo verso l'agognato desiderio. Magari sarebbe arrivato fino a lassù anche Hollande, se non ci fosse stata questa curiosa coincidenza fra il voto francese e quello ilcinese.
Pare che il futuro Sindaco sia compagno di Elisa Meloni, Segretario provinciale del Pd.
Così almeno lui, da avvocato, le potrà finalmente spiegare la differenza fra un piccolo illecito amministrativo e l'azione della Procura della Repubblica: un paio di estati fa, all'alba di Galaxopoly, la Meloncina ancora non l'aveva capito...

Ps Questo triste teatrino ilcinese l'eretico lo vuole concludere dicendo come voterebbe lui, se fosse residente in loco: per me, Ilio Raffaelli sarebbe ancora, nonostante gli 86 anni, il migliore dei Sindaci possibili. Sforna un libro dopo l'altro, conosce la realtà ilcinese intra ed extra moenia meglio di chiunque altro, è di un'onestà adamantina. No, in effetti non può più fare il Sindaco...

9 commenti:

  1. Una situazione ridicola:l'astensione dovrebbe stravincere

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  2. La cosa divertente è che il Buffi ci sforma a bestia a non rifare il Sindaco perchè pensa anche di essere stato bravino

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  3. Era stato un fenomeno a parare il colpo di fronte alle giornalate, per lui era tutta una "sbornia mediatica". C'aveva azzeccato in pieno!!

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  4. Montalcino, come Siena, ha bisogno di gente nuova, fuori dallo schifo finto-rosso perpetrato in tutti questi anni, è un'altra casta da mandare a casa. E gli atti fatti da quel personaggio rispettano il cognome: Buffi. . .vai a casa, fenomeno!

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  5. "Comune di Siena... siamo pronti al confronto, ma il bilancio va approvato... è corretto e legitimo.. verrà riproposto per il voto in consiglio comunale.. come è sempre avvenuto potranno essere apportate le dovute modifiche...non approvare questo bilancio vorrebbe dire... esporre la città a serie conseguenze finanziarie.." Mi sembra di essere alla scuola elementare: hai fatto qualcosa che non dovevi la maestra ti ha colto in flagrante quindi non puoi dire di non essere stato, ma cerchi di giustificarti e dici NON LO FACCIO PIU'. Mio Dio come siamo caduti in basso!!!

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  6. Facevano tanto i boriosi a Montalcino poi s'è visto come lo facevano il Brunello (a parte il Biondi Santi). Bravini davvero...

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    1. A parte il Biondi Santi e altre decine e decine di produttori direi. A occhio e croce a Montalcino ci sono piú di 200 produttori e quelli coinvolti sono pochissimi(anche se producono moltissimo).
      Quei boriosi comunque son sempre lí e di vino ne vendono a camionate(e caro poi).
      Ci sarebbe da parlare anche di quell'altri boriosi che invece c'avevano una banca, un'università, un policlinico e ora c'hanno solo debiti, non lo so chi é messo peggio.

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  7. Ho appena visto che la Meloni fa propaganda per i candidati del Pd. A Montalcino quindi tutto in famiglia...

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  8. Sicuramente non e' solo Biondi santi a fare del brunello ad hoc coem si deve,non diciamo cavolate non sfociamo nel populismo becero,onore a quei piccoli produttori e non che ancora producono vino di qualita'.

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